La Mistica Del Carismatico
Rose più o meno mistiche… medagliette, collanine, santini, veggenti. ‘La mistica del carismatico’ è un racconto su un improbabile invaghimento in un contesto di dogmatiche superstizioni e ritualistica ‘popolana’ da commedia, non privo di momenti da rimuginare con calma. L’opportunismo della specie non si fa desiderare.
Estratto
“Alle cinque c’è il rosario, siamo a Santa Maria delle Grazie Impetrate, è superimportante vedi! Ci saranno le guarigioni, l’ha detto la Madonna.”
“Bene… Se vuoi ti passo a prendere io, se non sei già organizzata.”
La telefonata con Rossella si concluse rapidamente, non era già organizzata, e sarei andato a prenderla io.
Alle cinque di quel pomeriggio ci sarebbe dunque stata la recita del Santo Rosario.
Una volta, durante un giro per un borgo montano, entrai a curiosare in una modesta chiesetta tardomedievale, attratto dalla bella facciata austera, in pietra, e dalla remota speranza che l’interno dell’edificio non avesse subito rifacimenti di dubbio gusto; ricordo che appena varcato l’ingresso fui presto raggiunto dal suono tenue di questa preghiera, recitata da un gruppetto di quelle che mi sembravano anziane donne, quattro o cinque, accomodate sulle seggiole più prossime all’altare; mi trattenni dallo spingermi troppo avanti lungo la navata temendo di disturbare il momento di raccoglimento delle fedeli e decisi di tornare delicatamente sui miei passi.